Daniele Cristallini |
Daniele Cristallini, pittore astratto, nasce nell’ Estate del 1956 a Civitanova Marche.
Il suo percorso artistico si sviluppa nel tempo attraverso costanti corsi di pittura, scultura e scuola libera del nudo presso l’Accademia delle Belle Arti di Macerata.
Avendo lavorato a stretto contatto con autorevoli Maestri, quali: Angelo Occhipinti, Remo Brindisi, Guido Bruzzesi e Raul Batocco, è divenuto un artista esperto in tutte le discipline pittoriche e grafiche.
Si esprime con profonda efficacia nel campo dell’ informale attraverso la sua pittura astratta: ha al suo attivo oltre 50 personali in Italia e all’ estero dedicate all ’astrattismo, e i suoi capolavori sono presenti in note collezioni private.
Critici come Franza, Bignardi, Matarrese, Fucchi, Fedele ed altri, hanno scritto di lui e delle sue opere.
Attualmente il Maestro promuove con grande impegno e motivazione, eventi di carattere culturale volti a rafforzare le vitali energie presenti nel territorio marchigiano.
È infine il Direttore e il Fondatore del “Maniero Art Club” di Loro Piceno.
Opere del Maestro Giancarlo Minen |
Giancarlo Minen, pittore figurativo, è nato a Timau di Paluzza (Udine) nel 1941.
Diplomatosi all' Accademia di Belle Arti di Macerata, è stato uno dei fondatori del “Gruppo Studio Ricerca” di Ancona e successivamente del “Gruppo il Tesoro”, con il quale ha esposto nel 1984 e 1985 all' Expo di Bari.
Numerose le sue personali tra cui quella di Trento, Ancona, Foggia, Macerata, Pescara, Sassoferrato, Ascoli Piceno.
Ha partecipato ad importanti esposizioni nazionali tra cui il Premio Marche, il Premio G.B.Salvi, il Premio Termoli, il Mazzacurati, la I e III Biennale d'Arte Sacra di Pescara.
Feconda la sua pittura figurativa nell'attività grafica, specialmente nel campo della serigrafia.
Per le edizioni Ribichini di Castelplanio ha pubblicato diverse cartelle tra cui una dedicata a Mario Schifano dal titolo “Con la Traccia di Schifano”.
Nel 2008 e 2009 gli sono state dedicate due grandi mostre di pittura figurativa al Maniero ArtClub e al Cosmari in provincia di Macerata, le cui pubblicazioni sono state curate da Guidarte.
Roberto Marchionni |
Roberto Marchionni nasce il 1° Ottobre del 1955 ad Ancona.
La sua formazione artistica si sviluppa prima all’ istituto d’arte di Ancona ,sotto la guida di Edgardo Mannucci e successivamente, seguendo Valeriano Trubbiani all’ Accademia di Belle Arti di Macerata dove conosce Remo Brindisi,I vo Pannaggi, ed instaura rapporti di collaborazione con Raul Batocco, Tito Bresca e Pierluigi Buglioni.
In quegli anni segue ed apprezza il lavoro del suo conterraneo Gino De Dominicis che conosce e stima.
La sua prima esposizione alla galleria d’arte “L’Ambiente” con Silvio Pasqualini, con il quale divide negli anni dell’accademia, studio ed abitazione .
Sempre negli anni dell’Accademia, conosce il poeta Giovanni Prosperi e Daniele Cristallini: è con quest’ultimo, che nascerà una collaborazione che li porterà anche a realizzare diversi lavori a quattro mani.
Marchionni ha esposto in numerose mostre di carattere nazionale ed internazionale , e le sue opere figurano in collezioni private sia in Italia che all’ estero.
Hanno scritto su di lui: Marino Mercuri, Virgì Bonifazi, Fucchi, Francesco Matarrese, Aurora Ascoli, Guido Garufi, Giovanni Prosperi e Daniele Cristallini.
Dalla biografia “Marchionni Epifanie dell’Essere” in relazione alla serie di opere dedicate alla formazione dell’essere, Guido Garufi ha scritto quanto segue:
“Esiste tutta una serie di tappe mediante le quali l'oggetto artistico diviene.
Nella prima fase,la massa totale e' informe,aggregata,condensata:la forma,qui,
ancora non si evidenzia,ma e' in potenza,pronta a scaturire;nella seconda fase
dell'itinerario,si passa ad una conflagrazione della massa.
In questo caso la stessa
si espande(BIG BANG?),il vettore forza e' centrifugo:si assiste ad una dispersione
simile alla vecchia ma quanto mai attuale epìrosi.
Nella terza esiste la trasfigurazione delle forme centrifughe,molteplici,spezzettate,all'interno di un ambiente.
E' il momento della trasfigurazione e della rappresentazione.
E' nell'ambiente che si evidenzia la decifrazione del tempo.
Si può' infatti osservare una prima formalizzazione dell' essere nel “bianco su nero”,dove la macchia (segno iniziale) assume il ruolo della prima formazione:in un secondo momento la macchia egli altri segni sempre più delineati, si configureranno come momenti della rappresentazione cosmogonica.
Tutte le opere di Roberto Marchionni seguono questo destino dialettico,
questa triplice fase, perché in ogni atto è insito quel tentativo di spiegare (e raffigurare)
teoreticamente (e concettualmente) la storia del mondo e dell'uomo.
…..Grazie al comportamento si salta il limite che separa l'individualità 'dalla totalità'
dell'essere. …..La simbologia presente nelle opere di Marchionni (triangoli, occhi,
dolmen,numerosissime le figure geometriche)è metatemporale: la sua scrittura si
aggancia al destino di tutti noi,la sua opera forma lo stato d'essere.
L' uomo e' sempre e soprattutto in questo caso, il viatore eterno alla ricerca della verità
iniziale, così come lo è, per Marchionni l'artista...."
Stefano Catalini, nasce a Mogliano, Paese delle Marche, nel 1961.
Comincia a disegnare e dipingere dall’età di 10 anni.
Su consiglio dell’insegnante di Educazione Artistica della scuola locale, Catalini nel 1976 si iscrive all’ISIA (scuola d’arte), dalla quale esce in anticipo nel 1979 per accedere all’ Accademia di Belle Arti di Macerata, dove è allievo di Remo Brindisi, Magdalo Mussio e Armando Ginesi.
Conclude i suoi studi nel 1983 e nel 1978 organizza la sua prima esposizione all’ interno di una vecchia tipografia.
L’anno successivo si appassiona alla fotografia in bianco e nero: costruisce una camera oscura in un vecchio casolare di famiglia dove dipinge da anni.
Nel 1980 con tre allievi del suo corso di pittura all’ Accademia, fonda il Gruppo G.E.F.Nella prima metà degli anni ottanta nascono l’interesse e la passione per la comunicazione visiva e la stampa serigrafica e litografica, settore in cui si afferma per rigore stilistico e formale.
Per ben venti anni, svolge l’attività di grafico e direttore creativo, continuando silenziosamente la sua produzione pittorica.
Nel 2009 si riaccende la passione per la stampa d’autore ed incomincia una attenta produzione di incisioni calcografiche.
Seppur la riflessione pittorica resti all’ origine del percorso artistico, il suo segno incisivo, brutale, e il suo approccio fortemente materico alla tela, trascendono i limiti del quadro per farlo approdare al territorio della scultura.
Una scultura, quella dell’artista, che contempla e si avvale di materiali eterogenei (dal legno al
ferro alla sabbia ecc), opere sedimentate con depositi multimaterici.
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